diffidati ultras atalanta

L’ultima grana in curva era scoppiata nel marzo 2017: erano state emesse misure cautelari nei confronti di 26 persone, italiane e straniere, ritenute responsabili di traffico e spaccio di droghe, estorsione, rapina e resistenza a pubblico ufficiale. I tedeschi hanno esposto recentemente la scritta “Brescia suni”, espressione dialettale bergamasca che significa ”Bresciani maiali”. Gli ultrà del Brescia sono più violenti dei rivali di Roma, Verona e Atalanta. Nel febbraio 1978 violenza dopo la partita a Bergamo, con lacrimogeni fuori dallo stadio per disperdere i tifosi; ci sono dei parapiglia, 4 bolognesi contusi. –Catanzaro: per Atalanta-Catanzaro del gennaio 1979, 5 contusi e 8 denunciati per tafferugli tra tifosi. –Borussia Dortmund: rivalità risalente al doppio impegno nei 16.mi di finale di Europa L.17/18 a febbraio. Queste presenze non si traducono automaticamente nel fatto che la camorra, la mafia, la Ndrangheta facciano business con le società calcistiche. Sull’1-2 folla in delirio, ma allo scadere è 3-2 per i tedeschi, forse immeritato. Gli esempi sono innumerevoli. Decisamente fascisti. -Nel 2016 è stata chiusa la curva col Sassuolo e con l’Empoli, ma, in occasione di Atalanta-Fiorentina, è stata riaperta a tutti, compresi i 600 possessori di voucher. Per la tifoseria e l’intero panorama ultras è un colpo non da poco, visto che le Brigate erano considerate un “faro”, uno degli ultimi gruppi vecchio stile: è la fine di un epoca, di una curva che non ci sarà più, e si va a creare anche all’interno della stessa tifoseria una grossa frattura: se prima i Supporters erano tutto sommato apprezzati, con la fine della BNA si ritrovano quasi isolati in curva Nord. Uno scandalo per l’ipocrita mondo del calcio, che inorridisce per gli ultras che spaccano una vetrata, ma non per l’omicidio a sangue freddo di un ragazzo…In seguito a questi fatti, molti ultras bergamaschi si beccheranno un’accusa di associazione per delinquere, che finirà poi in una bolla di sapone. Se lo fanno, tutto questo può avvenire «all'insaputa» delle società stesse. -Striscione per Emiliano Mondonico, scomparso il 29 marzo 2018 all’età di 71 anni per il riacutizzarsi di un tumore di cui soffriva dal 2011, bergamasco di Rivolta d’Adda dov’era nato il 9 marzo ’47, in occasione di Atalanta-Udinese del 31 marzo: “L’unico a capire il nostro Mondo…sei stato e sarai sempre l’amico vero e sincero di tutti”. Alla fine la manifestazione unitaria salterà, se ne terranno due: una a Roma, organizzata da romanisti e laziali, una a Milano, promossa da “Movimento Ultras”. Lanci di oggetti e torce a Bergamo nel 2013. Tafferugli nei pressi dello stadio tra le due tifoserie a Reggio Emilia al ritorno fuori dallo stadio, circa un’ora prima del match. Ma il comunicato stampa diffuso dalle forze dell’ordine il 10 marzo 2017, recava un sottotitolo molto chiaro: “operazione della polizia di Stato contro gli spacciatori del tifo violento dell’Atalanta”. -Dal 13 al 19 luglio si è svolta con grandissimo successo di pubblico al parcheggio Oriocenter la 15^ Festa della Dea, dedicata a Emiliano Mondonico, dopo due anni in cui non si era svolta perché il motto era “o tutti o nessuno” (era impossibilitato a presenziare il “Bocia”). Nel novembre ‘01 altri scontri tra ultras di Atalanta e Verona, con alcuni W.K.A. Si registrano i primi scontri veri  con le altre tifoserie, su tutti quelle del Genoa, del Torino e delle milanesi. In Atalanta-Napoli 2011/12, la Nord dedicò una bellissima coreografia a Yara Gambirasio. I 15 minuti di silenzio contro il Frosinone alla 1^ giornata il 20 agosto 2018 erano anche per il “Baffo”, oltre che per il “Bocia”. I provvedimenti presi dal governo a seguito della morte dell’Ispettore Raciti, avvenuta a Catania il 2 febbraio 2007, finiscono con spogliare anche la curva Nord di striscioni e bandiere. “Onoriamo i diffidati…”, è questo il coro che i calciatori del Foggia hanno intonato al termine della sfida di Coppa Italia di Serie D vinta contro la Turris mercoledì sera. In Atalanta-Brescia 04/05, il clima è elettrizzante, dentro e fuori lo stadio, blindato come di consueto, ma succede casino lo stesso con dieci minuti di guerriglia tra le opposte tifoserie. Incidenti piuttosto pesanti, soprattutto con la celere, anche nel novembre ’14 a Bergamo. Una decina i contusi, tra cui 2 agenti di polizia; 2 auto in sosta danneggiate e vetrate in frantumi alla stazione, con cariche d’alleggerimento. Motivo ufficiale è la denuncia contro ignoti che i WKA avevano presentato a seguito della trasferta di Salerno per alcuni sassi che avevano colpito il loro pulmino, e che avevano portato alla diffida di alcuni ultras salernitani. 26/11/19 2020 NBA Slam Dunk Contest - Final Round - Full Highlights - 2020 NBA All-Star Saturday Night - Duration: 14:07. Atalanta-Chievo 15/16 giudicata partita a rischio è l’ennesimo affronto, il modo delle istituzioni per far capire che il movimento ultras a Bergamo doveva scomparire. La petizione on line “No alla chiusura del Baretto”, dopo soli tre giorni raggiunse le 1500 firme, superando l’obiettivo prefissato. Appetiti criminali si svegliano all'improvviso e le inchieste giudiziarie sono ancora troppo lente. Quando morì Pisani venne esposta la frase “Il cielo sembrerà più piccolo con te che dribbli e corri tra le nuvole…ciao Chicco…ciao Ale!!”. In passato i tre gruppi hanno preso parte ad iniziative antirazziste, alla commemorazione del genoano “Spagna” e sporadicamente si sono incontrate per cene e concerti. La dimensione del razzismo figlio della cultura fascista è ormai un grumo che resiste nelle curve. I tifosi inglesi furono attaccati dagli hooligans russi. Incidenti gravi anche prima, durante e, soprattutto, dopo Atalanta-Brescia 97/98, col bilancio “in rosso” che parla di ben 20 agenti feriti e 13 bergamaschi arrestati e processati per direttissima. Oltre 150 diffide costeranno gli scontri con le f.d.o. A Bergamo, nell’ottobre ’78, alcuni tifosi del Milan lanciano razzi contro i bergamaschi. Il patatrac avviene  nella partita Atalanta-Sampdoria 1988/89. E’ poi ritornato a Bergamo con la stessa commozione per la Festa della Dea 2018. –Lione: prima della gara Atalanta-Lione, fase a gironi Europa League 17/18, tafferugli nei pressi del settore ospiti tra le due tifoserie. Cannes: vecchia amicizia targata “Wild Kaos”. Ma i rapporti non migliorano e la tragedia, in agguato, purtroppo arriva: nel gennaio 1993, al termine di Atalanta-Roma, quando i romanisti se ne sono andati da un bel po’ e gli atalantini stanno mangiando e bevendo nei chioschi e bar vicino allo stadio, il Reparto Celere di Padova comincia a caricare e manganellare alla cieca chiunque si trovi nei paraggi. Al ritorno a Zagabria, nel settembre 1990, in un clima di fortissima tensione (di lì a poco sarebbe scoppiata la guerra tra Serbia e Croazia), l’imponente servizio d’ordine non permette nessun contatto. Il succo: “Riportateci allo stadio e lasciateci tifare”. A partire da quel momento, BNA e WKA saranno definitivamente divise in tutto: ognuno la propria balconata in Nord, il proprio mezzo di trasporto in trasferta e, spesso, anche cori diversi fatti partire nello stesso momento. Col nuovo millennio si “raffredda” la rivalità col Brescia: entrambe le tifoserie s’impegnano in seno al “Progetto Ultrà”, contro la repressione e il calcio moderno. La sua situazione è complessa: quando scadrà la “Diffida della porchetta”, di 5 anni, dove non c’entrano scontri della tifoseria atalantina o qualche fumogeno acceso, ma il fatto che il 12 aprile 2015, durante Atalanta-Sassuolo, arrivò alla zona di prefiltraggio, avendola oltrepassata con una testa di porchetta sottobraccio da regalare agli agenti, dovrà disertare gli stadi e firmare per un altro anno e mezzo perché la Questura, con decisione del 26 giugno 2018 (quella serata diverse centinaia di persone manifestarono a suo favore fuori dalla Questura di Bergamo) ha contestato le seguenti violazioni: era al baretto a bersi una birra dopo un Atalanta-Milan “Primavera”, all’aeroporto di Orio al Serio ad accogliere i giocatori dopo  la vittoria di Roma del 6 gennaio ’18, come altre migliaia di tifosi impazziti; a Dortmund in viaggio con gli amici ma non entrando alla partita ed avrebbe minacciato un agente in borghese per strada. Il corteo procede verso la curva veronese deciso a tutto ed arriva sotto la loro curva alle 12, non trovando nessun ultras, solo pochi tifosi sul piazzale, che scappano. Scaramucce anche successivamente e nell’ultimo Bologna-Atalanta del 4 novembre scorso, i bolognesi espongono “Bentornati ultras merda Bergamo”. –Dinamo Zagabria: Atalanta-Dinamo Zagabria di Coppa Uefa, del settembre ’90, è teatro di episodi di violenza e incidenti. Solo un 20% hanno una connotazione politica, in maggioranza di destra, invertendo così il trend degli anni Novanta quando i gruppi erano a maggioranza di sinistra. La stagione 2004/05 passerà alla storia per la trasferta di Siena all’ultima giornata, con più di mille tifosi al seguito nonostante la squadra già retrocessa in Serie B: non basta la verve della tifoseria atalantina che continua a portare in giro grandi numeri. Write CSS OR LESS and hit save. Oggi nelle curve c'è una «territorializzazione» delle presenze criminali. e il tentativo d’assaltare il settore bresciano. I soggetti coinvolti, con rare eccezioni, sono giovani bergamaschi frequentatori della movida locale, tra i quali anche alcuni tifosi dell’Atalanta. A partita finita riprendono gli scontri, ed in Tribuna coperta un tifoso vicentino estrae un coltello minacciando i vicini, coi padroni di casa che replicano violentemente. Subito a casa e in tutta sicurezza con eBay! In Atalanta-Fiorentina del 18 febbraio: “La gioia della gente la commozione del presidente,uniti non ci può fermare niente!”. In apertura di una conferenza stampa però il Questore di Bergamo ha subito fatto una precisazione: “L’indagine di cui vi stiamo parlando è un indagine sullo spaccio, lì nasce e lì finisce, anche se c’è coinvolto un gruppo di tifosi non scambiamo le due cose. –Cremonese: in Atalanta-Cremonese 84/85, dato i rapporti turbolenti tra le due tifoserie, la polizia (cosa un po’ inusuale per quei tempi) scorta i circa 200 cremonesi dalla stazione allo stadio e in curva. A Napoli sono nati i Niss, un acronimo che sta per : Nientri incontri solo scontri. Un episodio che peggiora ulteriormente i rapporti tra la curva Nord e Ruggeri, che, pochi mesi più tardi, verrà colpito da aneurisma, e rimarrà in coma cinque anni prima di morire, cedendo la società al figlio. Citiamo la sfida di Coppa Italia 98/99 a Bergamo, dove a lettere nero-azzurre-verdi-rosse viene esposto in Nord “Amici comunque vada” e, in alto, lo striscione “Zuzza-Ivan-Laurent nei nostri cuori”, dove “Zuzza”, ultras ternano scomparso, era scritto in lettere verdi e rosse, e “Ivan” e “Laurent”, ultras atalantini purtroppo non più tra noi, in nero e azzurro. Sulle gradinate della curva Sud iniziano diversi pestaggi e scazzottate, con le forze dell’ordine impreparate. I due gruppi sono andati d’amore e d’accordo per anni, ma ora si pone il problema di dare un seguito al progetto di avere una curva unita e apolitica e si decide pertanto di accorpare tutti i gruppi in uno solo, vengono assorbiti i “Nomadi”, ma le Brigate non ne vogliono sapere di riporre per sempre lo striscione, così, nelle prime trasferte di Coppa Italia a Pisa e Massa, con lo striscione “Brigate” in evidenza, sale alta la tensione e vola qualche cazzotto tra i due gruppi, al punto che le BNA optano, nel settembre 2005, per lo scioglimento. Nei decenni passati ogni tentativo di pacificazione è stato inutile. che devono impegnarsi non poco, prima, durante e dopo la partita per tenere sotto controllo la situazione. La domenica successiva il mondo ultras si ritrova a Genova per un primo vero Raduno Nazionale, assenti giustificati i milanisti, un po’ meno juventini e torinisti, per cercare una linea comune. In Atalanta-Juve 11/12, durante la coreografia dei Forever Atalanta, vengono lanciate dagli ospiti una 30ina tra torce, bombe carta e razzi nel settore atalantino, con conseguente carica ai cancelli per poter venire a contatto; i bergamaschi riescono facilmente ad uscire aprendo i tornelli e facendo allontanare gli steward, mentre i bianconeri vengono anch’essi caricati. Nonostante i campionati deludenti della squadra, il tifo prende sempre più vigore, con compagnie intere di giovani che si riversano allo stadio e, tra il 1974 e il 1976, nascono nuovi gruppi organizzati come “Ultras”, “Fossa Nerazzurra”, “Sbandati” e, soprattutto, “Brigate Nerazzurre” (1976), da una costola dei Commandos, dei quali non condividevano l’eccessiva moderatezza, dando un impronta più trasgressiva al tifo. Perché  Mazinga in tutti i suoi anni di servizio ha sempre rispettato gli ultras e si è meritato il rispetto di essi. Un controllore viene colpito alla testa e portato all’ospedale; i teppisti in pratica distruggono l’autobus. –Sampdoria: è rimasto comunque buono il rapporto coi doriani anche se non esiste più il vecchio gemellaggio. -Per Atalanta-Crotone del 18 febbraio 2017 la Nord ha voluto ha voluto ricordare così il ventennale della morte di Federico Pisani e della fidanzata Alessandra Midali, scomparsi tragicamente in un incidente stradale il 12 febbraio 1997: una gigantografia di Chicco&Ale al centro della curva, i cartoncini col “14”, numero di maglia di Chicco, il megastriscione “Abbracciati alla vostra stella…regalateci la gioia più bella. Striscione offensivo della Nord ai laziali nel 01/02: “Biancoblù tutti appesi a testa in giù”. Ad un osservatore esterno la Nord appare, ai primi anni ’90, una curva anarchica, senza regole, ognuno per conto suo. Bergamo, tra le città di provincia, è l’unico caso nel Nord Italia, insieme a Verona, di città che si identifica totalmente nella propria squadra, cosa che ha sicuramente dato una grossa mano allo sviluppo di un movimento ultras cittadino di primissimo spessore. -Il 14 settembre ’17 Atalanta-Everton a Reggio Emilia segna l’esoerdio in Europa L., una grande serata per ogni bergamasco: 3-0 come nelle favole… -In Atalanta-Roma del 20 agosto 2017, 1^ giorn.17/18, sfoggiato un copricurva al centro raffigurante la Dea, col contorno di cartoncini prima bianchi poi nerazzurri, oltre allo striscione per un ultrà scomparso “Ora il tamburo lo suoni tra le stelle ciao France eterno ribelle”. House of Highlights Recommended for you New Bruciati cassonetti fuori dallo stadio, danneggiate molte auto e perfino alcune abitazioni. Scontri anche a Trieste, a fine partita, stesso anno. impegnate fino a sera a compiere cariche e lanci di lacrimogeni. Movimentato torneo estivo di Saint Vincent, sempre nel 2001, con juventini e bergamaschi a darsele di santa ragione. Atalanta-Brescia 86/87 è teatro di nuovi incidenti, con tafferugli e vandalismi dopo la partita. Tra gli striscioni esposti “Atalanta europea: Il sogno di una città è diventato realtà, grazie Presidente” e “Questa Europa è per voi, diffidati con noi”. Col Benevento il 27 novembre esposta la scritta in Nord “Liverpool 23-11-17…grazie ragazzi”. Dopo tante difficoltà il treno riparte. Con i controlli, le tessere del tifoso, i tornelli, la politica che non fa più presa come una volta, alla fine sugli spalti e nei dintorni degli stadi l'ordine pubblico non soffre più come una volta. -Grande festa per tutta la notte a Bergamo, dopo la certezza della qualificazione all’Europa League, arrivata sabato 13 maggio 2017 contro il Milan (1-1), con un’emozionante mega-torciata che ha interessato tutta la Bergamo vecchia, circa 5mila tifosi, impazziti di gioia, colorano di nerazzurro la città. Settore: Curva Nord “Chicco Pisani”, tranne gli “Atalanta Forever”, in curva Sud “Morosini”. -Giovedì 22 novembre 2018 è stata finalmente revocata la diffida del “Baffo”, esponente di lungo corso della curva, per una torcia, mai accesa da lui, a Ferrara il 7 aprile scorso. 15000 spettatori presenti: numerosissimo il seguito da Bergamo. –Cesena: scontri al “Manuzzi” diversi anni fa. Sempre di quel periodo nasce il gemellaggio coi ternani, mentre nel 1979, a Perugia, gli ultras dell’Atalanta sono messi sotto accusa, quando il portiere Bodini dell’Atalanta viene colpito da un sasso dalla curva dietro la porta: il sasso viene attribuito ai bergamaschi, dato che quel settore è da loro popolato, così viene respinta la richiesta atalantina d’ottenere la vittoria a tavolino. –L’Aquila: con la squadra di rugby abruzzese intercorre un bellissimo legame fin dai tempi del terremoto che ha sconvolto la città de L’Aquila il 6 aprile 2009. Celestino Colombi, un 42enne ex tossicodipendente, si trova lì per caso: uscito dal suo psicologo, mai andato allo stadio, viene raggiunto da un gruppo di celerini e bastonato. Inizialmente la nuova linea viene accettata di buon grado dalle Brigate, un po’ meno dai Wild Kaos, per natura refrattari a diktat e ordini. Per impedire lo scontro le forze dell’ordine compiono cariche e sparano lacrimogeni. Nel ’98 l’Atalanta retrocede in Serie B. All’ultima giornata gli orobici ospitano la Juventus, che proprio quella domenica festeggia lo scudetto: gli atalantini danno vita ad uno show a bordo campo con le f.d.o., che porterà più volte alla sospensione della gara per lo sfondamento delle vetrate che danno sul campo: un’altra cinquantina di diffide. Primi problemi già nel 1974, coi veronesi in trasferta che sbagliano curva finendo nella Nord, anziché nella Sud adibita agli ospiti: verranno cacciati in malomodo. Una delegazione orobica ha raggiunto Francoforte il 15 luglio ’17, per i 20 anni del gruppo “Ultras Francoforte” Presenti anche in Atalanta-Borussia Dortmund, andata 16.mi di Europa L.17/18. -A Milano con l’Inter il 19 novembre 2017 espongono gli striscioni “Forza Luca” e “Siamo tutti Luca Fanesi tieni duro ultras! Ma ciò che risulta davvero insormontabile è la differente visione dell’essere ultras, con la mentalità sfrontata dei “Wild Kaos”, quasi esclusivamente interessati allo scontro e poco o nulla al tifo, che piace sempre meno alle Brigate Nerazzurre, che non digeriscono questo atteggiamento. Da più parti si levano voci di sdegno, che gli ultrà sono costretti a respingere con un comunicato nel quale declinano ogni responsabilità. «È una piazza storicamente effervescente» commenta il questore Vincenzo Ciarambino. Scaramucce presto sedate dalla polizia nel dopopartita in centro. Saranno rinvenuti a terra sui luoghi degli scontri 5 pistole lanciarazzi, una molotov, alcune mazze di legno e di ferro e una ventina di spranghe. Tre giuliani, tra i quali anche una donna, sono assaliti dai bergamaschi, e solo il servizio d’ordine, istituito dai Clubs atalantini, riesce a sottrarre i tre malcapitati dalla mischia e portarli in salvo. In una partita casalinga del 2014/15 espongono poi la scritta “Libertà per i nostri fratelli, continua a lottare curva Nord”. Un cimelio che ancora oggi di tanto in tanto compare, e che rende fieri gli ultras atalantini. I bergamaschi avrebbero voluto vendicare l’uccisione dell’ultrà napoletano Ciro Esposito, avvenuta a colpi di pistola, quindi non secondo i canoni ultras, da parte del romanista “Gastone”, il 3 maggio 2014 a Roma, ai margini della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli; Ciro morirà dopo quasi tre mesi d’agonia. Atalanta-Lazio rischia di non trovare diversi protagonisti importanti, tra una settimana, al ‘Gewiss Stadium’ di Bergamo. Ne esce un comunicato dal titolo “Basta lame, basta infami!”, suggerito dalle Brigate Nerazzurre, che non rinnega lo scontro tra ultras ma mette al bando i coltelli, tacciando di infamia chi ne fa uso. Repression in Italy since then get even worst, you can read more about it here. Slogan-striscioni: “La minoranza è ovunque” (coniato intorno al 1990, li rispecchia molto bene), “Atalanta folle amore nostro”, “Prima, durante e dopo”, “Rispettare il passato…credere nel presente, lottare per il futuro”, “Negli anni più tristi, da sempre protagonisti”, “Lunga vita agli ultras”, “You’ll never walk alone”, “Claudio libero”, “Fieri sostenitori dei nostri colori, “Ultras stile di vita”, Vivere Ultras per Vivere”. Il ritorno in Serie A e la magica notte col Malines segnano l’inizio di un ciclo molto buono per l’Atalanta, che centra per due anni di fila la qualificazione alla Coppa Uefa. Le immagini di sorveglianza dello stadio hanno parlato chiaro, si vede palesemente che lui non ha niente in mano. Storia del tifo atalantino: La tifoseria atalantina è una delle più temute e rispettate in assoluto, sia in Italia che all’estero. Nascono nuovi gruppi che si staccano dalle Brigate, quali “Stoned”, “Armata” e “Island Collective” (da ragazzi provenienti dal quartiere dell’Isola), che nel 1983 si uniranno per formare un nuovo gruppo che segnerà, negli anni seguenti, la storia del mondo ultras italiano: i “Wild Kaos” (alla lettera “caos selvaggio”, simbolo il bambulè), che, per principio, rifiutano ogni contatto con la società e la questura, e cercano lo scontro con chiunque. Nelle audizioni in corso all'Antimafia che indaga sui rapporti tra mafie e calcio, questo è emerso: «Il tifoso criminale, camorrista, ndranghetista, mafioso si presenta sugli spalti come un qualunque tifoso. I primi fatti gravi, dopo alcuni scontri prepartita, avvengono alla mezzora di gioco, quando l’arbitro Lattanzi concede un discusso rigore all’Atalanta e, dal settore granata partono dei razzi, dapprima verso il campo, poi, di fronte alla reazione verbale dei tifosi di casa, lanciati ad altezza d’uomo in direzione di questi, che occupano la parte destra della curva Sud. 3 years ago | 0 view. Anche dal punto di vista coreografico la Nord fa un passo avanti, considerato che, fino a quel momento, al massimo si organizzava la classica fumogenata, mentre con l’arrivo dei Supporters si vedranno sempre più spesso spettacoli su larga scala; infine, viene messa al bando la politica, che, a partire dagli anni ’90, comincia pian piano ad uscire dalla curva Nord. In un Atalanta-Lazio dei primi anni ’90, la Nord rimane fuori lo stadio per protestare contro la polizia, iniziativa applaudita anche dai rivali laziali. –Milan: vecchio odio, sentita rivalità, anche per il gemellaggio che lega gli eterni rivali bresciani ai milanisti. Al ritorno il “Comunale”, esaurito da giorni, è una bolgia infernale, ma il miracolo non arriva, nonostante il vantaggio di Garlini. Imponente la coreografia allestita in tutto lo stadio: bandierine nerazzurre lo riempiono. raccolte per fondi pro-vittime del terremoto da destinare alle zone colpite dal terribile sisma del 24 agosto 2016. Leali da sempre nemici per sempre”, rivolto ai bergamaschi. Una delegazione tedesca è andata a trovare gli amici della Nord per Atalanta-Pescara del 19 marzo 2017, all’insegna di “La nostra amicizia una roccaforte, Bergamo abbraccia gli ultras di Francoforte”, con tanto di partita di calcio, con le maglie ufficiali delle rispettive squadre, vinta dalla squadra di casa, a Bergamo Alta, dalla quale si scende con un bellissimo corteo.. Nell’amichevole Atalanta-Eintracht  F. del 6 agosto 2016, in curva Nord esposto il sopracitato striscione e nella curva tedesca il messaggio “Riposa in pace, ciao Spaka e Biofa” e il copricurva “Lunga vita agli ultras” con gli stemmi dell’Atalanta e dell’Eintracht. La comitiva del pullman rotto lascia poi la città con un altro autobus. Recentemente è scomparso un ragazzo di Amantea, tifosissimo del Cosenza, che nonostante i suoi problemi fisici insegnava a prendere la vita sempre col sorriso, ricordato con un semplice “Ciao Pacheco” in Bologna-Atalanta del 4 novembre ’18. -“Non più gemellati ma ancor più rispettati, onore agli Ultras Tito per i valori dimostrati”, striscione rivolto agli ospiti in Atalanta-Sampdoria del 3 aprile 2018, 27^ giornata 17/18, di recupero per la morte di Davide Astori (“Ciao Davide Bergamo ti rende onore” si leggeva per le vie di Bergamo in quei tristi giorni).

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