generale romano nipote di tiberio

Caligola crebbe su uno dei fronti più duri di tutto il limes romano, ben voluto e adottato come un vero e proprio … L'esercito intorno a Siscia, mosse rapidamente verso est, riuscendo a battere un nuovo esercito pannone (in località sconosciuta, forse lungo il fiume Bosna). Il princeps lo costrinse, però, ad adottare a sua volta il nipote Germanico, sebbene Tiberio avesse già un figlio, concepito dalla prima moglie, Vipsania, di nome Druso (Druso minore) e più giovane di un anno soltanto. Tiberio, malgrado le aspettative del giovane generale, ritenne opportuno rinunciare a nuovi piani di conquista di quei territori. [12] Le prime operazioni di quell'anno, riguardarono il settore orientale dello schieramento romano, che avanzò verso occidente, sotto il comando congiunto di Cecina Severo e Plauzio Silvano. Augusto, sospettando che Tiberio potesse avere ragione dei Dalmati in breve tempo ma indugiasse, inviò sul teatro delle operazioni il nipote Germanico Giulio Cesare, che all'epoca era solamente questore, per controllare e farsi le ossa a fianco del padre adottivo. Il giovane infatti possedeva un carattere mite, una straordinaria affabilità, tutt'altra cosa dall'aspetto e dal parlare di Tiberio, superbo e impenetrabile.». Generale romano (Roma 15 a. C.-Antiochia 19 d. C.), nipote di Tiberio, che lo adottò nel 4 a. C., e sposo di Agrippina Maggiore. Druso Giulio Cesare (in latino: Drusus Iulius Caesar; 7 ottobre 14 a.C. – Roma, 14 settembre 23), nato come Nerone Claudio Druso (Nero Claudius Drusus) ma meglio conosciuto come Druso minore (Drusus minor, per distinguerlo dallo zio Druso maggiore) o Druso II (per distinguerlo sia dallo zio sia dal nipote Druso Cesare), è stato un politico e generale romano… Anche altri Stati intavolarono negoziati con il principe romano, ma si avvicinava l'inverno e Germanico decise di riposarsi in Egitto per l'inverno. [19] Durante la successiva seduta del Senato del 17 settembre del 14, Tiberio divenne il nuovo imperatore e successore di Augusto, alla guida dello Stato romano, mantenendo la tribunicia potestas e l'imperium proconsulare maius insieme agli altri poteri di cui aveva usufruito Augusto, e assumendo il titolo di princeps. Quando questi ebbe portato a termine le sue campagne sul fronte settentrionale, dove si era guadagnato la stima dei suoi collaboratori e dei legionari, riuscendo a recuperare due delle tre Aquile legionarie perdute nella battaglia di Teutoburgo,[49] la sua popolarità era tale da consentirgli, se avesse voluto, di prendere il potere scacciando il padre adottivo, che in alcuni contesti era già malvisto poiché la sua ascesa al principato era stata segnata dalla morte di tutti gli altri parenti che Augusto aveva indicato come eredi. Per ciascuno sono riportati: il nome con cui è più comunemente conosciuto; il nome ufficioso; la data di nascita; il periodo temporale del suo regno (durante il quale fu ricevuto il titolo di augusto); la causa della morte (con la data se diversa … Dalla Siria aprì, infine, dei negoziati con Artabano II, desideroso di rinnovare il trattato di amicizia. [5] Tiberio, al suo ritorno dall'esilio volontario, dopo aver evitato in ogni modo di partecipare alla vita pubblica per un decennio,[6] fu adottato da Augusto, insieme all'ultimo figlio maschio di Giulia maggiore, Agrippa Postumo. Tiberio riteneva che i confini imperiali dovessero rimanere sul fiume Reno e che del fiume Elba non se ne facesse più menzione. [33] Il principe dei Cherusci Arminio, che aveva sconfitto Varo a Teutoburgo, incitò allora tutte le popolazioni germaniche alla rivolta, invitandole a combattere contro gli invasori romani;[34] si formò, tuttavia, anche un piccolo partito filoromano, guidato dal suocero di Arminio, Segeste, che offrì il proprio aiuto a Germanico. Roma - L'Impero di Tiberio Appunto di Storia antica sull'impero di Tiberio (14-37 d. C), con analisi del suo operato politico e del suo carattere. Nel testamento lasciato da Augusto dopo la sua morte, venne designato come erede di secondo grado, al pari del figlio di Tiberio, Druso minore. Assegnata, dunque, parte delle legioni al luogotenente Aulo Cecina Severo, attaccò le tribù di Bructeri, Tubanti e Usipeti, sconfiggendole nettamente e compiendo numerose stragi;[30] attaccò, poi, i Marsi, ottenendo nuove vittorie e pacificando così la regione ad ovest del Reno: poté in questo modo progettare per il 15 una spedizione ad est del grande fiume, con la quale avrebbe potuto vendicare Varo e frenare ogni volontà espansionistica dei Germani. Sua Di modesta fattura, la versione interessa per una certa emozione che Germanico vi mostra per i fenomeni celesti e, insieme, per un suo non celato scetticismo nei confronti dei culti religiosi che a quei fenomeni si accompagnano. E qui, come in altre località, potrebbe essere sorto un primo sito di milizie ausiliarie. Io!” - Generale: “Come d'accordo, noi Romani avanziamo di due caselle e voi Barbari rimanete fermi per due turni” Più volte i Vandali, gli Alemanni, i ROM e i Cinesi tentarono di saccheggiare la … La morte , per avvelenamento, di Germanico fece calare la sua popolarità Egli riuscì a recuperare due delle tre aquile perdute nella battaglia di Teutoburgo, ed a battere la coalizione germanica, anche se non con una vittoria determinante, presso una ignota località di Idistaviso (nel 16). Le campagne militari non riuscirono però a riportare i territori tra Reno ed Elba sotto il dominio romano. Bloccò gli stretti passi che conducono nella Bosnia, mentre Silvano, più a nord, riusciva a sottomettere definitivamente i Breuci. La politica esterna; invitò suo nipote Germanico che in una serie di campagne militari sconfisse i Germani (14-16 d. C.) ma, improvvisamente, G. mori’ avvelenato e si incominciò a pensare che fosse stato Tiberio. Poco dopo la partenza di Pisone, Germanico cadde malato ad Antiochia e morì il 10 ottobre dopo lunghe sofferenze;[50] prima di spirare, lo stesso Germanico confessò la propria convinzione di essere stato avvelenato da Pisone, e rivolse un'ultima preghiera ad Agrippina affinché vendicasse la sua morte. Batone il Dalmata decideva, allora, di ritirarsi più a sud tra i monti. Tiberio, malgrado le aspettative del giovane generale, ritenne opportuno rinunciare a nuovi piani di conquista di quei territori. Tibèrio Claudio Nerone (lat. In precedenza, il vecchio imperatore aveva fatto conferire a Tiberio la potestà tribunizia (assicurava l’inviolabilità personale al suo detentore) e il comando proconsolare (garantiva il controllo dell’esercito e delle province), po… mutò il probabile nome originario di Claudio Nerone Germanico in quello di Caio Giulio Cesare Germanico, in seguito alla sua adozione nella gens lulia(Giulia) da parte di Tiberio (4 d.C.). Nella seconda parte di quell'anno Tiberio, infatti, dispose diverse colonne militari, che attaccassero simultaneamente in più punti il nemico. LE ULTIME ORE DI TIBERIO E LA MORTE Pare che la forza fisica … Tiberio temeva forse che, dopo la Germania, Germanico desiderasse emulare Alessandro Magno in Oriente. [20], «Non è sufficientemente provato che sul suo corpo, che prima della cremazione era stato esposto nudo nel foro di Antiochia, luogo destinato alla sepoltura, fossero visibili i segni del veleno: poiché si interpretavano in modo diverso da chi, mosso da pietà verso Germanico, nutriva sospetti e prevenzioni da chi invece era incline a favore di Pisone.», «Furono proposte, e decretate, onoranze, da ciascuno a seconda del suo amore per Germanico e l'inventiva: che il suo nome fosse cantato nei carmi Saliari, che si stabilisse per lui una sedia curule con sopra una corona di quercia nei luoghi riserbati ai sacerdoti augustali; che la sua immagine in avorio precedesse la processione nei ludi circensi e che nessuno prendesse il posto di Germanico come flàmine o àugure, se non appartenente alla famiglia Giulia. Tiberius Claudius Nero; dopo l'adozione di Augusto, Tiberius Iulius Caesar ). Caligola, invece, era già adulto ed era molto amato dal popolo e dai soldati tra i quali era cresciuto seguendo il padre, il generale Germanico, nelle sue campagne militari. E così, dopo aver concesso a Germanico il trionfo il 26 maggio del 17,[48] gli affidò il nuovo comando speciale in Oriente. Tiberio ( / t aɪ b ɪər i ə s /; latino: Tiberio Cesare Divi Augusti filius Augustus; 16 novembre 42 aC - 16 Marzo 37 dC) fu imperatore romano dal 14 dC al 37 dC, riuscendo il primo imperatore, Augusto. [20] Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 7 nov 2020 alle 15:25. [50], Il Syme sostiene che sia indubbiamente vero che Tiberio scelse Pisone quale suo confidente, conferendogli un secreta mandata per evitare che la giovane età dell'erede al trono potesse portare Germanico ad una inutile e dispendiosa guerra contro i Parti. La penetrazione in questa difficile regione e la sua sottomissione, il cosiddetto bellum dalmaticum, come più tardi venne chiamato, fu preparato meticolosamente da Tiberio nel corso dell'inverno, lasciando a Siscia, Marco Emilio Lepido, Silvano a Sirmo, Germanico a sud delle Alpi Dinariche e Cecina ancora in Mesia, mentre egli stesso faceva ritorno a Roma per l'inverno. Si veda, a tal proposito, il suddetto processo a Pisone. [61] Tiberio, tuttavia, evitò di manifestare pubblicamente i suoi sentimenti, e non partecipò neppure alla cerimonia in cui le ceneri di Germanico furono riposte nel mausoleo di Augusto. [27] I provvedimenti presi da Germanico per soddisfare le esigenze delle legioni furono poi ufficializzati in un secondo momento da Tiberio, che assegnò le stesse indennità anche ai legionari pannoni. [65] A Pisone non poté comunque essere imputata l'accusa di veneficio, che appariva, anche agli accusatori, impossibile da dimostrare; il governatore, tuttavia, certo di dover essere condannato per gli altri reati che aveva commesso, decise di suicidarsi prima che venisse emesso un verdetto. [68], Germanico scrisse anche in prosa e in versi: di lui ci restano 725 esametri di una libera versione in latino del I libro del poema greco sull'astronomia, Phainomena (I fenomeni), e cinque frammenti di una versione del poema Diosemeia (I segni del tempo), entrambi di Arato. [...] Ma quando giunse alla sedizione e chiese dove fosse mai l'obbedienza militare, dove l'antica fierezza della disciplina e chiese ai soldati dove avessero cacciato i tribuni, dove i centurioni, quelli si denudarono tutti per mostrare le cicatrici delle ferite, i segni delle percosse. E dopo un lungo inseguimento, durante il quale numerose città dalmate caddero sotto gli insistenti colpi delle armate romane, Tiberio giungeva nei pressi di Andretium, cingendola d'assedio. [39], Per giungere indisturbato nelle terre dei nemici, decise di approntare una flotta che conducesse le legioni fino alla foce del fiume Amisia: in tempi rapidi furono approntate oltre mille navi agili e veloci, in grado di trasportare numerosi uomini ma dotate anche di macchine da guerra per la difesa. Corbulone: il Generale romano. Per volere di Augusto fu adottato da Tiberio, infastidito però dalla popolarità sua e di sua moglie Agrippina. Doveva essere un Cesare, ma fu un grande generaleil cui nome ha attraversato i secoli diventando simbolo di integrità morale: il suo nome era Gneus Domitio Corbulo. Figlio di Druso Maggiore e di Antonia Minore, nipote di Ottaviano Augusto, cambiò il probabile nome originario di Claudio Nerone Germanico in quello di Caio Giulio Cesare Germanico, a seguito della sua adozione nella gens lulia da parte di Tiberio nel 4 d.C.. Nel 14, mentre era in corso una rivolta delle legioni in Pannonia,[22] anche gli uomini stanziati lungo il confine germanico si ribellarono ai loro comandanti, dando inizio ad un'efferata serie di violenze e massacri. [45] Germanico ricondusse dunque i suoi in Gallia, ma, sulla strada del ritorno, la flotta romana fu dispersa da una tempesta e costretta a subire notevoli perdite;[46] l'inconveniente occorso ai Romani diede nuovamente ai Germani la speranza di poter ribaltare le sorti della guerra, ma i luogotenenti di Germanico poterono facilmente avere la meglio sui loro nemici.[47]. [28] Fin dall'inizio del suo principato, Tiberio si trovò, pertanto, a dover convivere con l'incredibile prestigio che Germanico, il figlio di suo fratello, Druso maggiore, che egli stesso aveva adottato per ordine di Augusto, andava acquisendo presso tutto il popolo di Roma. Tiberio Nerone morì quando Tiberio aveva 9 anni. Tiberio era stato un generale cauto e abile, ma nella vita e anche nei rapporti con il Senato non aveva la simpatia e neanche l’acutezza di Augusto. Il nemico, però, che si era concentrato in forze sotto il comando dei due Batoni, attendeva l'esercito romano per bloccargli la strada e batterlo, prima che si ricongiungesse a Tiberio. Germanico era nipote di Tiberio in quanto figlio del fratello Druso. Nell'anno 13 Germanico fu nominato comandante delle truppe del Reno. Une expérience de lecture optimale pour le même confort qu'un livre papier. Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici. Oratore, scrittore e uomo po... La leggenda sorta intorno alla fondazione di Roma e ai prim... De Agostini Editore S.p.A. sede legale in via G. da Verrazano 15, 28100 Novara. Nota: la linea tratteggiata indica l'adozione (se verso il basso) o il matrimonio (se laterale), La prima volta in Germania con Tiberio negli anni 10/11-13, La seconda spedizione in Germania (14-16), The Republic in Danger: Drusus Libo and the Succession of Tiberius, Augustan Rome 44 BC to AD 14: The Restoration of the Republic and the Establishment of the Empire, Storia del mondo romano. Tra queste anche Germanico partecipò, battendo e sottomettendo la tribù dalmata dei Mazei. Fu padre dell'imperatore Caligola. La statua, capolavoro dell'arte bronzea romana, alta circa 2,14 m, dopo un paziente e sofisticato restauro, è ora esposta nel Museo archeologico della città umbra. Il padre era Germanico Giulio Cesare, il generale più famoso e amato al tempo di Augusto, indicato già come possibile successore. Una splendida statua in bronzo raffigurante Germanico è stata ritrovata in pezzi nel 1963 ad Amelia (Umbria), già Ameria, importante municipio romano. [35] Questi si diresse verso Teutoburgo, dove poté ritrovare una delle aquile legionarie perdute nella battaglia di sei anni prima, e rese gli onori funebri ai caduti le cui ossa erano rimaste insepolte. I Germani, allora, convinti di poter avere la meglio sulle legioni, assaltarono l'accampamento stesso, ma furono a loro volta duramente sconfitti, e Cecina poté condurre le legioni sane e salve ad ovest del Reno. Ma come egli attraversò il fossato, si incominciarono a udire lamenti confusi; alcuni gli afferravano la mano come per baciarla, gli introducevano in bocca le dita per fargli sentire che non avevano più denti, altri gli mostravano le membra curve per l'età. Ma il progetto non si realizzò o per il rifiuto di Germano o perché Tiberio … - Codice fiscale, Partita IVA ed iscrizione al Registro imprese di Novara n. 01689650032, REA di Novara 191951 28100 Novara - Società con Socio Unico, Società coordinata e diretta da De Agostini S.p.A., - Sede legale in via G. da Verrazano 15, 28100 Novara (Italia). § L'iconografia di Germanico è piuttosto incerta. - Romano: “Testa! Condusse spedizioni vittoriose in Germania nel 14-16 d. C., sconfiggendovi Arminio e sedando anche una ribellione delle legioni del Reno. L'anno seguente conduceva difficili operazioni contro alcune tribù dell'interno, nell'attuale Bosnia, sottomettendo alcune importanti roccaforti dalmate. Generale romano (Roma 15 a.C. - Antiochia 19 d.C.). TIBERIO (14-37 d. C.) Alla morte di Augusto il potere passò in mano a Tiberio. [37] Germanico, allora, decise di tornare ad ovest del Reno assieme ai suoi uomini; mentre si trovava sulla strada del ritorno presso i cosiddetti pontes longi, Cecina fu attaccato e sconfitto da Arminio, che lo costrinse a retrocedere all'interno dell'accampamento. Figlio di Tiberio Claudio Nerone e di Livia, che, divorziata, sposò poi Ottaviano. Germanico Giulio Cesare (in latino: Germanicus Iulius Caesar; 24 maggio 15 a.C. – Antiochia di Siria, 10 ottobre 19), nato probabilmente come Nerone Claudio Druso (Nero Claudius Drusus), noto per un periodo come Nerone Claudio Druso Germanico ma meglio conosciuto semplicemente come Germanico, è stato un politico e militare romano… [24]», Germanico decise di concedere loro il congedo dopo venti anni di servizio e di inserire nella riserva tutti i soldati che avevano combattuto per oltre sedici anni, esonerandoli così da ogni obbligo ad eccezione di quello di respingere gli assalti nemici; raddoppiò allo stesso tempo i lasciti a cui, secondo il testamento di Augusto, i militari avevano diritto. Nacque con il nome di Nerone Claudio Druso, da Druso maggiore, figlio dell'imperatrice Livia Drusilla, e da Antonia minore, nipote di Augusto. [50] Il risentimento[51] spinse quindi Tiberio ad affidare al figlio adottivo uno speciale compito in Oriente, in modo da allontanarlo ulteriormente da Roma. Educato aristocraticamente, conosceva il greco perfettamente e aveva gusto per l’erudizione. Nel 582 Tiberio cadde gravemente ammalato per cui nominò due eredi al trono: Maurizio e Germano, entrambi nominati Cesari. L'altro Batone, il Dalmata, venuto a conoscenza del tradimento, lo catturò e lo uccise,[13] persuadendo i Pannoni a riprendere le armi. [60] Officiati i funerali, dunque, Agrippina tornò con le ceneri del marito a Roma, dove grandissimo era il compianto di tutto il popolo per il defunto. - Imperatore romano (n. 42 a. C. - m. Capo Miseno 37 d. C.). [15] La guerra si concluse in questo modo. (latino Iulíus Caesar Germanícus). Le ostilità ripresero con l'inizio dell'anno 9, e Germanico, ancora una volta si distinse per coraggio e senso del comando, portando a termine alcune azioni militari di valore, come la conquista delle roccaforti dalmate di Splono (che alcuni studiosi moderni identificano con l'odierna Plevlje) e Raetinum. Tiberio Claudio Nerone (Tiberius Claudius Nero; dopo l’adozione di Augusto, Tiberius Iulius Caesar) Imperatore romano (n. 42 a.C.-m. Capo Miseno 37 d.C.). Gaio Ottaviano nacque a Roma nel 63 a.C., figlio di Gaio Ottavio, ricco uomo della gens Octavia (originaria di Velletri) e homo novus (ovvero membro di una famiglia che non aveva mai ricoperto una carica pubblica) e di Azia Maggiore, quest’ultima imparentata con Gaio Giulio Cesare in quanto sua nipote. Batone il Pannone tradì Pinnes e lo consegnò ai Romani, in ricompensa divenne capo dei Breuci. Questa fu la battaglia della paludi Volcee: uno dei più grandi disastri mancati negli annali della storia di Roma. Tiberio, non raccogliendo la stima e l'affetto di Cesare, temeva di essere soppiantato nell'eredità dell'impero. Caligola, nipote di Tiberio frequentava spesso il palazzo di Capri, e da queste sue visite "imparerà" l'arte di governare Roma ed il suo popolo, ma imparerà anche a quanto può essere piacevole attorniarsi di corpi Dalla fondazione di Roma alla morte di Nerone, The Augustan Succession: An Historical Commentary on Cassius Dio's Roman History Books 55-56 (9 B.C.-A.D. 14), Museo nazionale romano di palazzo Massimo, Occupazione romana della Germania sotto Augusto, organizzare una spedizione contro le popolazioni germaniche, Storia della letteratura latina (14 - 68), Historiae romanae ad M. Vinicium libri duo, Germanici Caesaris, inclyti ducis, poetae elegantis, reliquiae quae extant omnes (...) etiam scholia vetera auctoris incerti ex editione buhliana, Martianus Capella, accedunt scholia in Caesaris Germanici Aratea, http://www.grupporicercafotografica.it/germanico.htm, Cronologia della conquista romana dell'Illirico, Prima fase della conquista (35 ~ 33 a.C.), Cronologia delle guerre romano-germaniche (12 a.C.-16 d.C.), Prima fase della conquista (12 a.C. ~ 9 d.C.), https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Germanico_Giulio_Cesare&oldid=116506726, Voci biografiche con codici di controllo di autoritÃ, Беларуская (тарашкевіца)‎, Srpskohrvatski / српскохрватски, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, GERMANICVS CAESAR, Caligola celebra il padre Germanico posto su una, la seconda, affidata al nuovo legato dell', la terza, sotto il suo diretto comando, insieme a Germanico, doveva probabilmente percorrere il fiume, Germanico è uno dei due eroi della civiltà romana in, Immagini del ritrovamento del bronzo in Amelia nel 1963 in. Tornato in Siria agli inizi del 19, entrò in aperto conflitto con Pisone, che aveva annullato tutti i provvedimenti che il giovane figliastro di Tiberio aveva preso;[59] Pisone, in risposta, decise di lasciare la provincia per fare ritorno a Roma. Tiberio si fidava di lui anche perché lo aveva salvato coprendolo con il suo corpo in occasione del crollo di una grotta. Ottaviano Augusto aveva infatti "costretto" Tiberio, (divenuto imperatore nel 14 d.C.), ad adottare il nipote, seppur lo stesso Tiberio avesse già un figlio legittimo nella figura di Druso Minore. Numerose, ma non sicure, le attribuzioni di ritratti; quello più certo è costituito dalla statua di Gabi, oggi al Louvre. il nipote diretto Tiberio Gemello. Del resto il nipote, Germanico, non aveva raggiunto gli obbiettivi militari auspicati, non essendo riuscito a battere in maniera risolutiva Arminio e la coalizione germanica da lui guidata. E così, mentre l'avanguardia dell'esercito romano cercava di accamparsi e la restante parte era ancora in marcia, il nemico gli piombò addosso all'improvviso e per poco non riuscì a schiacciarlo, seguendo una tattica simile a quella usata da Annibale nella battaglia del Trasimeno. Sposò la cugina Claudia Livilla, vedova di Gaio Cesare, da cui ebbe Giulia Livia, e poi nel 19 una coppia di gemelli, Tiberio Gemello e Germanico Gemello. [58] In seguito all'annessione della provincia di Cappadocia sotto Tiberio (nel 17/18), furono posti lungo il fiume Eufrate alcuni forti militari a presidio del settore settentrionale del limes orientale. Tiberio (14-37 d. C.) Alla morte di Augusto il potere passò in mano a Tiberio. Inviato successivamente da Tiberio in Oriente, nell'Armenia, vi venne in urto con Calpurnio Pisone, proconsole di Siria, che fu poi accusato della sua morte. Augusto e Tiberio ricevettero l'ennesima acclamazione ad Imperator, mentre Germanico, Vibio Postumo, Lepido, Plauzio Silvano e Cecina Severo, gli ornamenta triumphalia.[16]. [26] La rivolta, che aveva attecchito tra molte delle legioni di stanza in Germania, risultò comunque difficile da reprimere, e si concluse con la strage di molti legionari ribelli. La carestia e la paziente strategia di Tiberio li avevano logorati, i tradimenti fecero il resto. [49][66][67], La popolarità di Tiberio, dunque, uscì danneggiata dall'episodio, proprio perché Germanico era molto amato. La Germania risultava così perduta per sempre e Germanico fu richiamato al termine del 16. Negli anni che si susseguirono condusse gli eserciti ancora al di là del Reno per tre nuove campagne militari (dal 10/11 al 13[17]) e non è possibile escludere che parte dei territori della provincia della Germania (acquisiti prima della disfatta di Varo), possa essere stata recuperata dalle armate romane (almeno i territori compresi tra i fiumi Reno e Weser lungo la Lippe, quelli lungo la costa del Mare del Nord e almeno quelli a sud del fiume Meno fino al Danubio): «[Tiberio] viene inviato in Germania [dopo la disfatta di Teutoburgo, nel 10] rafforza le Gallie, dispone gli eserciti, fortifica i presidi e [...] attraversa il Reno con l'esercito. [38], Nonostante avesse riportato una sostanziale vittoria, Germanico era cosciente che i Germani erano ancora in grado di riorganizzarsi, e decise, nel 16, di condurre una nuova campagna che avesse l'obiettivo di annientare definitivamente le popolazioni tra il Reno e l'Elba. Quello che segue è l'elenco degli imperatori romani che governarono dal 27 a.C al 476 d.C. Ma soprattutto la Germania, terra selvaggia e primitiva, era un territorio inospitale, ricoperto da paludi e foreste, con limitate risorse naturali (a quel tempo conosciute) e, quindi, non particolarmente appetibile da un punto di vista economico. Germanico Giulio Cesare (in latino: Germanicus Iulius Caesar; 24 maggio 15 a.C.[1] – Antiochia di Siria, 10 ottobre 19[2]), nato probabilmente come Nerone Claudio Druso (Nero Claudius Drusus),[3] noto per un periodo come Nerone Claudio Druso Germanico ma meglio conosciuto semplicemente come Germanico, è stato un politico e militare romano, appartenente alla dinastia giulio-claudia. Nello stesso anno (nel 4), a Germanico fu data in moglie Agrippina maggiore, nipote di Augusto,[10] dalla quale ebbe nove figli, tra cui: il primogenito Nerone (nato nel 4-5, morto nel 30), Druso (nato nel 7-8, morto nel 31), Caligola, Agrippina minore (moglie e nipote di Claudio e madre del futuro imperatore, Nerone), Giulia Drusilla e Giulia Livilla. Era, infatti, necessaria una reazione militare immediata e decisa da parte dell'impero romano. Caligola era anche il nipote di Marco Antonio, l’avversario di Augusto e marito di Cleopatra. I fenomeni sono dedicati a Tiberio, chiamato imperatore e genitor, padre adottivo, e pertanto dovrebbero essere stati composti tra il 14, anno della morte di Augusto, e il 19. Germanico, dunque, partì nel 18 verso l'Oriente assieme a Pisone, che fu nominato governatore della provincia di Siria.[55]. Il suo profilo compare su monete di Cesarea di Cappadocia del 18-19 d. C.; meno attendibili i ritratti su monete più tarde. [62] In effetti Germanico potrebbe essere deceduto di morte naturale, ma la popolarità crescente enfatizzò molto l'avvenimento, che comunque è anche ingigantito dallo storico Tacito. [25] Le legioni, che avevano da poco appreso della recente morte di Augusto, arrivarono addirittura a garantire il proprio appoggio al generale se avesse desiderato impadronirsi del potere con la forza, ma egli rifiutò dimostrando allo stesso tempo grande rispetto per il padre adottivo Tiberio e una grande fermezza. Era riuscito a frenare i propositi di una nuova invasione da parte delle genti germaniche vittoriose. Il suo luogotenente, Aulo Cecina Severo per poco non cadeva in un'imboscata con 3-4 legioni, scampando a mala pena ad un nuovo e forse peggiore disastro di quello occorso a Quintilio Varo nella foresta di Teutoburgo. Germanico, allora, che era a capo dell'esercito stanziato in Germania e godeva di grande prestigio,[23] si incaricò di riportare alla calma la situazione, confrontandosi personalmente con i soldati in rivolta che, «Tenevano gli occhi a terra, quasi fossero pentiti. La sua volontà, per quanto contraria a quella del nipote, concordava perfettamente con quanto aveva indicato Augusto, che ammoniva nel non superare i confini dei fiumi Reno e Danubio. Passa dunque all'attacco, mentre il padre [Augusto] e la patria si sarebbero accontentati di rimanere sulla difensiva. Tiberio è nato il 16 novembre 42 aC sul colle Palatino o Fundi; era il figlio del questore romano Tiberio Claudio Nerone (85-33 aC) e sua moglie Livia Drusilla. Ricevette il cognomen Germanicus in seguito ai successi del padre, comandante in Germania tra il 12 ed il 9 a.C.. Il Senato decretò, infatti, nel 9 a.C., dopo la morte del padre, che a quest'ultimo e ai suoi discendenti fosse attribuito tale cognomen. Si diffuse dunque anche la voce di un coinvolgimento dello stesso Tiberio, quasi fosse il mandante del delitto di Germanico, avendo lo stesso scelto personalmente di inviare Pisone in Siria:[49][63][64] quando dunque lo stesso Pisone fu processato, accusato anche di aver commesso numerosi reati in precedenza, l'imperatore tenne un discorso particolarmente moderato, in cui evitò di schierarsi a favore o contro la condanna del governatore.

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