acconto inps 2020 percentuale

Contributi INPS artigiani e commercianti 2020: nella circolare numero 28 del 17 febbraio 2020 aliquote, minimale e massimale e scadenze per i versamenti. 16 febbraio 2021, per il versamento delle quattro rate dei contributi dovuti sul minimale di reddito; entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche per i contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale, a titolo di saldo 2019, primo acconto 2020 e secondo acconto 2020. Le cifre da versare si calcolano come segue: Nel caso in cui la somma dei contributi sul minimale e di quelli a conguaglio versati ad ogni scadenza sia inferiore a quanto dovuto sulla totalità dei redditi d’impresa realizzati nel 2020, bisogna integrare con un contributo a saldo da versare entro il termine ultimo per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche. Per i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun indice, dal relativo decreto di approvazione del Ministro dell’ economia e delle finanze è prorogato al 30 aprile 2021 il termine di versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’IRAP, dovuto per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019. Il primo acconto deve essere pari al 40% dell’importo dovuto sui redditi risultanti dalla dichiarazione dei redditi 2019; entro il 30 novembre 2020: deve essere versato il secondo acconto, di importo pari al primo. Come ogni anno, il reddito minimo annuo da prendere in considerazione per il calcolo dei contributi INPS di artigiani e commercianti viene modificato sulla base della variazione dell’indici dei prezzi al consumo ISTAT, pari a un aumento dello 0,5% del periodo gennaio 2019-dicembre 2019. Per gli iscritti alle gestioni degli artigiani e dei commercianti, inoltre, si deve considerare anche un contributo per la maternità pari a 0,62 euro al mese. La determinazione del reddito d’impresa deve essere effettuata con riferimento a quanto stabilito dal capo … Per i soli iscritti alla gestione degli esercenti attività commerciali, all’aliquota indicata dovrà essere sommato lo 0,09%, a titolo di aliquota aggiuntiva ai fini dell’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale, che con la Legge di Bilancio 2019 è diventata una misura strutturale. Questo ulteriore decreto dovrebbe essere emanato la prossima settimana dopo il via libera delle Camere al nuovo scostamento di Bilancio per 8 miliardi necessario per coprire anche altre misure anti Covid che saranno varate per l’anno 2020. In cantiere, inoltre, ci sarebbe la proroga di scadenze fiscali di fine anno per circa 5 miliardi finanziata verosimilmente dal cosiddetto Ristori quater. Nel testo della circolare numero 28 del 17 febbraio 2020, l’INPS riporta anche le modalità di calcolo del contributo IVS dovuto da artigiani e commercianti. Nessuno slittamento al 2020 ma una riduzione degli acconti di novembre al 90%. Invece, per gli iscritti alla Gestione separata INPS non assicurati presso altre forme previdenziali, l’aliquota da applicare per la contribuzione sale al 27,72% se liberi professionisti e al 28,72% per collaboratori e figure assimilate. Acconto 40% contributi 2020 Aliquote Inps 2020: esempio calcolo Ti facciamo ora un esempio dei contributi Inps ai quali sarai soggetto come Professionista in Gestione Separata. I limiti individuali riguardano esclusivamente i soggetti iscritti alla gestione con decorrenza anteriore al 1° gennaio 1996 o che possono far valere anzianità contributiva a tale data. Se sei un Professionista in Partita Iva e adotti il Regime Forfettario, in questo articolo ti indichiamo tutte le scadenze fiscali 2020 per Professionisti in Forfettario alle quali sarai soggetto e che dovrai rispettare.. Proroga 2° acconto al 10 dicembre: entro domani anche i contributi INPS oltre il minimale Chiamati a versare anche gli iscritti alla Gestione separata INPS ossia i professionisti senza cassa. Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Velletri al n° 14/2018 Scadenza versamento contributi INPS gestione separata: SOGGETTI OBBLIGATI Sono tenuti all’iscrizione alla Gestione separata INPS e al conseguente obbligo contributivo i seguenti soggetti. L'obbligo di versamento dell’acconto dei contributi alla Gestione separata INPS riguarda i professionisti senza cassa di previdenza nella misura pari all' 80% dell'importo relativo al 2018. Per calcolarli basta applicare la percentuale fissa per la gestione separata INPS all’imponibile. 2. / C.F. Sebbene per le imposte sui redditi sia stata prevista la proroga al 30 aprile 2021, in presenza di specifici requisiti, non è chiaro se il rinvio si applichi o meno ai contributi a percentuale. Per i soggetti già pensionati o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie, l’aliquota per il 2020 è stabilita al 24%. Il maggior importo eventualmente dovuto sarà versato in occasione del saldo entro la scadenza del 30 giugno 2020. I titolari sono responsabili per il versamento della contribuzione propria e dei relativi collaboratori, con diritto di rivalsa, nei confronti di quest'ultimi. Non variano, nel 2020, le aliquote da applicare per determinare i contributi dovuti alla gestione separata Inps, ma aumentano i minimali ed i massimali di reddito, cioè gli importi minimi e massimi ai quali può essere applicata l’aliquota contributiva: il minimale, in particolare, sale a 15.953 euro annui, ed il massimale a 103.055 euro annui. Avendo accennato alla proroga di scadenze fiscali, appare necessaria una puntualizzazione riguardo la proroga della scadenza del secondo acconto del 30 novembre concessa ad alcune categorie di contribuenti, senza entrare nel merito dei soggetti inclusi o meno già affrontato in precedenti articoli della nostra testata. Contributi INPS artigiani e commercianti 2020: aliquote, minimale e massimale, Informazione Fiscale S.r.l. Network, Contributi INPS artigiani e commercianti 2020: aliquote, minimale e massimale, Titolari di qualunque età e coadiuvanti/ coadiutori di età superiore ai 21 anni, Coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni, € 3.836,16 (3.828,72 IVS + 7,44 maternità), € 3.850,52 (3.843,08 IVS + 7,44 maternità), € 3.501,15 (3.493,71 IVS + 7,44 maternità), € 3.515,50 (3.508,06 IVS + 7,44 maternità), Titolari di qualunque età e coadiuvanti/coadiutori di età superiore ai 21 anni, € 19.267,46 (47.379,00*24%+31.586,00*25%), € 19.338,53 (47.379,00*24,09% +31.586,00*25,09), 17.609,20(47.379,00*21,90%+31.586,00*22,90%), € 17.680,26 (47.379,00*21,99% +31.586,00 *22,99%), € 25.382,71 (47.379,00*24,09% +55.676,00*25,09%), 23.125,81(47.379,00*21,90%+55.676,00*22,90%), € 23.218,55 (47.379,00*21,99% +55.676,00*22,99%). Proroga versamento anche per i contributi INPS a percentuale in scadenza il 30 novembre 2020. La riduzione contributiva del 35% prevista si applica in maniera automatica ai soggetti già beneficiari del regime agevolato nel 2019 che, nel caso in cui abbiano ancora i requisiti per beneficiare dell’agevolazione fiscale, non abbiano prodotto espressa rinuncia. Oltre i 47.379,00 euro all’anno è confermato l’aumento dell’aliquota di un punto percentuale. Per calcolare l'acconto Irpef secondo il metodo "storico" e le relative rate da versare inserisci il valore dell'Irpef Netta che risulta dalla dichiarazione dei redditi e clicca sul bottone [Calcola].Per quanto riguarda il modello REDDITI inserisci il valore del rigo RN34 (DIFFERENZA). Per la precisione l’INPS Gestione Separata è pari a 25,72% del reddito imponibile calcolato sul coefficiente di redditività del 78% (e non su tutti i ricavi). Devi sapere che l’apertura della Partita IVA Forfettaria 2020 obbliga al versamento dei Contributi Previdenziali, che vengono calcolati in genere in percentuale sul proprio reddito da lavoro e vengono versati all’INPS … Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: In vigore anche per il 2020 la riduzione del 50% dei contributi dovuti dagli artigiani e dagli esercenti attività commerciali con più di sessantacinque anni di età, già pensionati presso le gestioni dell’Istituto. : 13886391005 Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Informazione Fiscale S.r.l. Scadenza saldo 2019 e acconto Irpef 2020: lavoratori dipendenti e pensionati pagano entro il 30 giugno, invece soggetti ISA e forfettari usufruiscono della proroga MEF al 20 luglio. La riduzione contributiva al 21,90 % (artigiani) e 21,99% (commercianti) è applicabile fino a tutto il mese in cui il collaboratore interessato compie i 21 anni. - P.I. Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Velletri al n° 14/2018 Cerchiamo di capire come effettuare il calcolo e il pagamento per evitare problemi con il Fisco . Contributi INPS artigiani e commercianti 2020: la circolare n. 28 del 17 febbraio rende note le aliquote, il massimale ed il minimale di reddito da considerare per calcolare l’importo dovuto dai titolari di partita IVA. La contribuzione a questa gestione prevede sia importi “fissi”, calcolati a prescindere dal reddito imponibile registrato annualmente e una parte variabile, determinata in misura percentuale sull’imponibile effettivo. Per i lavoratori privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, iscritti a partire dal 1° gennaio 1996, il massimale annuo per il 2020 è pari a 103.055,00 euro e non è frazionabile in ragione mensile. Si tratta di limiti individuali da considerare per ogni singolo soggetto che opera nell’impresa e non massimali globali da riferire all’impresa stessa. Dal 1° gennaio 2012, le aliquote contributive pensionistiche di finanziamento e di computo delle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell’INPS devono essere incrementate di 1,3 punti percentuali e successivamente di 0,45 punti percentuali ogni anno fino a raggiungere il livello del 24% per tutti i soggetti iscritti alle gestioni autonome dell’INPS. In tabella il contributo IVS massimo dovuto. L’accesso è facoltativo e avviene su richiesta dell’interessato che attesta di possedere i requisiti richiesti. Questo significa che si calcola in proporzione a quanto guadagnato. In tabella le aliquote da applicare per il 2020. F24”. Non tutti sono tenuti a versare i contributi Inps. - P.I. Le aliquote in vigore nel 2018 e nel 2019 per i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti presso la gestione Separata sono: 25,72%, per i lavoratori autonomi/liberi professionisti non iscritti ad altre forme previdenziali; 24%, per i pensionati o gli iscritti ad altre forme previdenziali (ad esempio in quanto lavoratori dipendenti). Leggi rivalsa 4% INPS 2020. A decorrere dall'anno 1993 (ai sensi della Legge 438/92) l’importo dei contributi da versare si calcola sulla totalità dei redditi d'impresa, compresi quelli percepiti per attività che non danno titolo all’iscrizione, denunciati ai fini Irpef nell’anno considerato. Iscrizione ROC n. 31534/2018, Leggi l'informativa sulla Privacy | Redazione e contatti, Questo sito contribuisce all'audience di Il contributo calcolato sul reddito minimale è suddiviso come segue: Per i periodi inferiori all’anno solare, il contributo sul minimale rapportato a mese risulta come segue in tabella. Mentre per i collaboratori sotto i 21 anni il valore è pari al 21,90%: l’aliquota, quindi, continuerà ad incrementarsi anno dopo anno di 0,45 punti percentuali, fino al raggiungimento della soglia del 24%. Acconto Imu: pagamento entro il 16 giugno 2020, ecco come effettuare il calcolo e il pagamento in base alle ultime novità. Nei confronti dei soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale, individuati dall’articolo 98, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, operanti nei settori economici individuati nell’Allegato 1 al decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, come sostituito dall’articolo 1, comma 1, del presente decreto e nell’Allegato 2 al presente decreto, aventi domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, individuate con le ordinanze del Ministro della salute adottate ai sensi dell’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2020 e dell’articolo 30 del presente decreto, ovvero esercenti l’attività di gestione di ristoranti nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto individuate con le ordinanze del Ministro della salute adottate ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2020 e dell’articolo 30 del presente decreto, la proroga al 30 aprile 2021 del termine relativo al versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’IRAP, dovuto per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, prevista dall’ articolo 98, comma 1, del decreto legge n. 104 del 2020, si applica indipendentemente dalla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi indicata nel comma 2 del medesimo articolo 98. A decorrere dal 27 ottobre 2019 il decreto fiscale ha modificato, per i soggetti “Isa” e “forfetari”, la percentuale dei versamenti della prima e della seconda rata degli acconti dovuti per Irpef, Ires ed Irap, rimodulandoli in due rate di pari importo, vale a dire entrambe del 50%, mentre precedentemente erano del 40% e del 60 per cento. Contributi INPS, scadenza il 30 novembre per il secondo acconto. Il decreto Ristori ter, approvato dal Consiglio dei Ministri nella notte tra il 20 e il 21 novembre 2020, e ancor di più il decreto Ristori quater, che sarebbe in arrivo, hanno l’obiettivo di completare la serie di provvedimenti in atto alle esigenza di un fattivo sostegno a favore delle categorie maggiormente colpite dagli effetti del covid sull’economia e in maniera particolare su quella che si può definire, nell’ottica di chi scrive, l’economia di vicinato. Dalla lettura del testo si evince, appunto, che la proroga interessa le imposte sui redditi e l’Irap e null’altro, quindi sì alla proroga per le relative addizionali e per le cedolari anch’esse da considerare “imposte sui redditi”. Il secondo acconto per l’anno 2020 dei contributi alla gestione Separata dell’Inps Bonus baby sitter e centri estivi: la circolare dell’Inps Riaperture: le misure in vigore da oggi, 18 maggio Di seguito il testo del Decreto Ristori Bis che amplia la platea di soggetti che possono fruire della proroga al 30 Aprile 2021 estendendo la portata dell’articolo 98 sopra riportato. I versamenti a saldo e in acconto dei contributi dovuti agli enti previdenziali da titolari di posizione assicurativa in una delle gestioni amministrate da enti previdenziali sono effettuati entro gli stessi termini previsti per il versamento delle somme dovute in base alla dichiarazione dei redditi”, Anche l’acconto per contributi a percentuale INPS è quindi da ritenersi oggetto della proroga. Non si fa luogo al rimborso di quanto già versato”. Resta confermata nella misura del 24% l’ aliquota dei contributi dovuti da artigiani e commercianti. La data di scadenza per richiedere di applicare la contribuzione agevolata come per gli altri anni è fissata al 28 febbraio 2020. La riduzione contributiva al 21,90 % (artigiani) e 21,99% (commercianti) è applicabile fino a tutto il mese in cui il collaboratore interessato compie i 21 anni. Ultima precisazione: i soggetti che intraprendono una nuova attività nel 2020 e hanno intenzione di aderire al regime agevolato devono comunicarlo con la massima tempestività in modo da consentire all’INPS la predisposizione della corretta tariffazione annuale. Ecco come effettuare il calcolo col metodo previsionale e le istruzioni per il pagamento col modello F24. Conseguentemente, la rata dell’acconto da versare entro il 2 dicembre 2019 può essere ridotta dal 60 al 50 per cento. La Gestione Separata INPSè un particolare regime previdenziale che si caratterizza per il fatto di essere separato, da tutti gli altri regimi previdenziali. A fine novembre gli iscritti alla gestione commercianti e artigiani dell’Inps devono versare il secondo acconto sui redditi del 2018. Anche in questi casi l’omesso/insufficiente versamento di saldo e acconto non è ravvedibile, di conseguenza si riceverà un avviso bonario da parte dell’Agenzia delle Entrate. In linea con la tabella di marcia degli anni scorsi, il documento mette nero su bianco le istruzioni che artigiani e commercianti devono seguire e le date che devono rispettare per il versamento dei contributi INPS 2020. La misura non vale per tutti: l’articolo 98 del DL Agosto prevede l’applicazione della proroga al 30.04.2021 del versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi e dell’irap solo a chi ha subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% (1/3) nel 1° semestre dell’anno 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Proroga del versamento anche per i contributi INPS a percentuale. In tabella le aliquote contributivi in base agli scaglioni di reddito. Network, proroga della scadenza del secondo acconto del 30 novembre. Liberi professionisti con Cassa in regime forfettario Le novità apportate dalla Legge di Bilancio 2020 non hanno avuto nessun impatto su questo fronte. La risoluzione conferma le indicazioni della relazione al provvedimento. Per il 2020 è pari a 15.953,00 euro, come si legge nella circolare numero 28 del 17 febbraio 2020: “Tale valore è stato ottenuto, in base alle disposizioni contenute nell’articolo 1, comma 3, della legge 2 agosto 1990, n. 233, moltiplicando per 312 il minimale giornaliero di retribuzione da utilizzare per il calcolo dei contributi in favore degli operai dei settori artigianato e commercio in vigore al 1° gennaio 2020 (€ 48,98) ed aggiungendo al prodotto l’importo di € 671,39, così come disposto dall’articolo 6 della legge 31 dicembre 1991, n. 415”. In tabella le aliquote da applicare per il 2020. Nei testi sono inclusi e previsti diversi interventi. Come di consueto, con la recente Circolare 3.2.2020, n. 12 l’INPS ha comunicato le aliquote contributive nonché il minimale/massimale applicabili per il 2020 da parte dei soggetti iscritti alla Gestione separata. La disposizione di cui al primo periodo si applica anche ai soggetti di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 giugno 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29 giugno 2020, n. 162. L’INPS precisa che il minimale di reddito ed il relativo contributo annuo devono essere riferiti al reddito attribuito ad ogni singolo soggetto che opera nell’impresa. Le disposizioni di cui al comma 1, si applicano ai contribuenti che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33 per cento nel primo semestre dell’anno 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. : 13886391005 Come ad esempio i contributi dei lavoratori dipendenti o quelli degli artigiani o commercianti. Per il 2020 il massimale di reddito annuo entro il quale sono dovuti i contributi IVS da artigiani e commercianti ammonta a 78.965,00 euro. Per gli artigiani e i commercianti in regime forfettario però può essere richiesto lo sconto del 35% del valore dei contributi fissi (e, se presenti, variabili) portando la somma da versare a circa 2.500 €. Attualmente, quindi, la Gestione Separata è un regime previdenziale c… Calendario fiscale 2020 Professionisti in Forfettario. Di seguito il testo del provvedimento riportato nel Decreto Agosto all’articolo 98 - Proroga del termine di versamento del secondo acconto per i soggetti che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale: “1. Regime Forfettario 2020 Contributi Previdenziali INPS. In effetti quanto sopra deve essere letto in combinazione con il Decreto Legislativo 9 luglio 1997, n. 241: Norme di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi e dell’imposta sul valore aggiunto, nonché di modernizzazione del sistema di gestione delle dichiarazioni, “4. Contributi Inps artigiani e commercianti 2020: la Circolare n. 28 del 17 febbraio 2020 l’INPS ha comunicato le aliquote, il minimale ed il massimale e le scadenze per effettuare i versamenti, dovuti dagli artigiani e commercianti per l’anno 2020..

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